di MATTEO CORSINI
L’Italia è un Paese in cui una buona fetta di popolazione passò dall’essere fascista ad antifascista (magari comunista) a regime caduto e che sull’antifascismo ha fondato il compromesso, essenzialmente tra democristiani e comunisti, sulla cui base è stata scritta la Costituzione e si è sviluppata la Repubblica.
Eppure ci sono cose del ventennio che sono rimaste pressoché intatte, tra cui lo statalismo e il corporativismo. Di qui la proliferazione e il perpetuarsi, per esempio, degli albi professionali, la cui funzione principale è ormai quella di fare lobby per cercare di difendere il proprio orto dalla concorrenza. Ovviamente il tutto in nome della garanzia sulla qualità delle prestazioni professionali a miglior tutela dei clienti.
Non mi ha stupito, pertanto, l’ennesima denuncia arrivata dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (Cndcec), secondo cui dal monitoraggio svolto dalla Fondazione nazionale dei com