di STEFANO AGGRAVI*
Mi è capitato l'altro giorno di rileggere il pezzo Nella prigione Italia, c'è anche la “patologia del pirla” del saggio Gilberto Oneto, un pezzo che rinnova in me sempre il medesimo sentimento, sempre la medesima speranza: perché le regioni a statuto ordinario non combattono per ottenere un proprio statuto speciale invece di sparare a zero sulle attuali Speciali in una guerra tra poveri (tra prigionieri, come direbbe Oneto) che giova così tanto allo stato centrale e centralista?
Da sempre il dividi et impera aiuta gli scaltri che in politica vogliono dominare gli altri senza troppo faticare, proprio come fa da sempre il cosiddetto Stato italiano. Purtroppo le cose vanno sempre peggio e le Autonomie, quelle già esistenti, vengono messe alla berlina ogni giorno e spremute come bancomat a cielo aperto, mentre le altre, invece di battere i pugni sul tavolo (e non solo) per ottenere eguali competenze (perché di questo si tratta, di competenze e non tanto
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