di FRANCO CAGLIANI
Se Atene piange, Paros non ride! Anzi, si arrabbia! Spieghiamo: mentre Tsipras si barcamena ed inveisce contro la Merkel e il resto d'Europa per via dell'accordo propostogli (da lui ritenuto inaccettabile, per l'ennesima volta), nei piani del capo del governo ellenico per ottenere quella settantina di miliardi necessari per pagare pensioni, stipendi pubblici e reimmettere liquidità nelle banche ci sono un bel po' di gabelle.
Ergo, dalle Cicladi al Dodecaneso si è alzata la protesta degli amministratori locali: "Non pagheremo le tasse". Nella bozza di interventi fiscali presentati da Tsipras all'Europa, infatti, ci sarebbe anche l'intenzione di tagliare il regime agevolato di cui godono le isole greche e martellare soprattutto le località con i redditi più alti, dove il turismo va forte. Solo le isole più sperdute verrebbero esentate. Chiaro che l'idea ha messo in allarme i sindaci del principale motore del turismo, che rappresenta il 30% del