di NOVELLO PAPAFAVA*
Innanzitutto ringrazio molto l’amico Professor Carlo Lottieri che mi ha invitato qui oggi e tutti gli organizzatori, i relatori e il pubblico presente.
Purtroppo non ho mai avuto la fortuna di conoscere di persona l’avvocato Corrado Sforza Fogliani (a cui è dedicato il Festival di oggi e di cui era l’inventore). L’ho conosciuto solo attraverso le parole di amici comuni. E dato che proprio gli amici di cui ho più stima ne parlavano con grande considerazione, il suo nome mi incuteva un certo timore reverenziale. Sentivo dire di un liberale classico, cioè in sostanza di un difensore della proprietà dalle aggressioni dello Stato, che era al tempo stesso presidente di una banca, e mi chiedevo: com’era possibile far convivere entrambe le identità?
Il fatto che fossero proprio i miei amici più radicali ed anarchici ad amare Corrado Sforza Fogliani confliggeva coi miei sciocchi pregiudizi secondo cui bisogna per forza vivere mestamente ai margini d