di REDAZIONE
C'è chi, tra Barbari Sognanti e cerchio magico, sceglie di essere «solo leghista». E stigmatizza la lotta tra correnti interna alla Lega come qualcosa che distruggerà il partito. Oppure «lo renderà come tutti i partiti italiani».
A Varese, nella culla della Lega (nella foto la sede del Carroccio), c'è chi cerca una sorta di terza via per uscire dal "fratricidio padano".
Il consigliere comunale Massimo Realini, tra i più critici rispetto alla contrapposizione interna che ha diviso il suo partito, aveva coniato un termine qualche mese fa: i realisti. «Noi siamo i realisti, perché guardiamo a cosa vuole la gente, e non alle beghe interne».
Non una nuova corrente, dal momento che la loro posizione è quella di chiedere il superamento delle contrapposizioni.
E rappresentano l'animo della sezione di Varese, quella parte almeno che ha come punto di riferimento l'assessore all'Urbanistica, più volte segretario di sezione, Fabio Binelli. Molto vicino a
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