di LEONARDO FACCO
In sostanza, tutti i consiglieri regionali di maggioranza della Lombardia (ma altrove lo spartito è simile) sono indagati per via delle spese allegre che si facevano rimborsare a pié di lista. Ogni giorno se ne scoprono di nuove. Aldilà di come finirà la vicenda giudiziaria, che li vede indagati di peculato, mi è bastato leggere le ridicole scuse di personaggi come Stefano Galli (che si è fatto pagare il matrimonio della figlia) o di Pierluigi Toscani (che ha scaricato sulla segretaria la colpa della restituzione dei denari spesi per le cartucce da caccia) per provare il disgusto più genuino per questi parassiti istituzionali, che fanno strame delle imposte altrui.
Rosi Mauro, finita nell’inchiesta ha detto che non ci sta, dato che lei ha comprato “tre computer, una stampante ed un telefono cellulare, per il suo collaboratore, come prevede la legge”. Appunto, la legge, quella che loro stessi promulgano! Sapete cosa scriveva Bastiat quasi duecento a
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