di REDAZIONE
Illogica e utopica: così il presidente lettone Andris Bērziņš commenta l’idea avanzata dal nuovo partito estremista russofono “Par dzimto valodu” di una separazione del Latgale (la regione con forte presenza di comunità russofona) dal resto della Lettonia.
L’idea di una secessione del Latgale dalla Lettonia era stata avanzata dall’attivista russofono Vladimirs Lindermans, lo stesso che aveva organizzato il referendum per il russo lingua ufficiale in Lettonia.
Proprio in questi giorni si è svolto, più o meno di nascosto dai media, il congresso di costituzione del nuovo partito russofono estremista, “Par dzimto valodu” (Per una lingua madre). Il nuovo soggetto politico nasce dalla fusione del partito di Lindermans,13.janvāra kustība (Movimento 13 gennaio) con quello di Jevgēņijs Osipovs, altro attivista russofono impegnatosi nell’organizzazione del referendum sul russo lingua ufficiale. “La formazione di questo nuovo partito