di ROMANO BRACALINI
“L’Italia è il Messico d’Europa”, ripeteva don Giustino Fortunato, meridionalista onesto, senza tacere che il Sud della penisola, di cui lui stesso era originario, contribuiva da par suo alla realizzazione della profezia. Nella classifica delle qualità peggiori, dei disservizi pubblici, della corruzione, delle tangenti, dei ritardi statali siamo, com’è giusto, in compagnia degli ultimi. Lo dice, se mai ce ne fosse bisogno, il rapporto annuale della Confcommercio: c’è in Italia una eccessiva burocrazia che tratta il cittadino da suddito angariato. Lo Stato che spreme il cittadino e gli manda i carabinieri se ritarda un pagamento, se la prende comoda quando a pagare tocca a lui e nella classifica dei ritardati pagamenti e delle mazzette, su 26 paesi l’Italia occupa i primi posti dopo Slovacchia, Messico e Grecia. Ma ce n’é anche per la magistratura italiana le cui lentezze e incongruenze sono universalmente note al punto che sui giornali americ
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