L’italia tra miseria e statalismo: e aumenta il “gap” fra nord e sud!

di PAOLO L. BERNARDINI Sono davvero grato alla CGIA di Mestre perché da anni fornisce analisi e cifre di altissimo valore, e su cui ampiamente riflettere, frutto evidentemente di un ottimo team di statistici e scienziati sociali. Ma vediamo di ragionare su queste cifre – e in questo caso se son vere le etimologie, “cifra” dall’arabo “sifr”, “zero, nulla”, a sua volta derivato dal sanscrito “sunya”, “vuoto”, è proprio un vuoto orribile che presentano – e dire qualcosa di più per comprenderne il significato. Cito dal sito ANSA, che riassume i dati CGIA: “In questi ultimi anni di crisi, il divario economico e sociale tra il Nord e il Sud del Paese è aumentato. Lo ricorda l'Ufficio studi della Cgia di Mestre che ha messo a confronto i risultati registrati da quattro indicatori: il Pil pro capite, il tasso di occupazione, il tasso di disoccupazione e il rischio povertà o esclusione sociale. In termini di Pil pro-capite, ad esempio, se nel 2007 (anno pr