di LUDWIG VON MISES
Dopo che i filosofi hanno abbandonato la ricerca dell'assoluto, questa è stata ripresa dagli utopisti. Essi tessono sogni sullo Stato perfetto.
Non si rendono conto che lo Stato, apparato sociale di costrizione e coercizione, è una istituzione per coprire l'imperfezione umana e che la sua funzione essenziale è di infliggere punizioni a minoranze per proteggere le maggioranze contro le svantaggiose conseguenze di certe azioni.
Con uomini "perfetti" non ci sarebbe alcun bisogno di costrizione e di coercizione. Ma gli utopisti non badano alla natura umana ed alle condizioni inalterabili della vita umana.
Godwin pensava che l'uomo potesse diventare immortale dopo l'abolizione della proprietà privata [1]. Charles Fourier fantasticava di un oceano contenente limonatainvece di acqua salata [2]. Il sistema economico di Marx ignorava allegramente il fatto della scarsità dei fattori materiali di produzione. Trotsky rivelava che nel paradiso proletario "il tip