di MATTEO CORSINI
Come ho notato qualche tempo fa, una delle cose che sta facendo impazzire i sinistrorsi (non solo) americani è la svolta trumpiana di diversi miliardari della Silicon Valley, considerati fedeli progressisti che avrebbero contrastato il "nemico" Trump, come in gran parte avvenne durante e soprattutto dopo il primo mandato.
Ero e resto convinto che questi signori agiscano semplicemente con opportunismo, cercando cioè di avere con l'attuale amministrazione un rapporto che consenta alle loro aziende di (continuare a) prosperare.
Dave Lee, opinionista di Bloomberg, è ovviamente tra coloro che stanno impazzendo. A suo parere, "una delle bugie più durature degli ultimi anni è che i conservatori sono censurati in modo scorretto sui social media. L'accusa è che la Silicon Valley, in concerto con i democratici, rimuova sistematicamente o renda non visualizzabili i punti di vista che non condividono dai loro spazi online".
Il che è effettivamente stato lamenta