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L’ultima del monsignore: gli immigrati vanno accolti e risarciti

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galantinodi MATTEO CORSINI

“Accogliere gli immigrati è un risarcimento. Non facciamo un piacere ma risarciamo danni e furti che abbiamo fatto per anni”. Secondo monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, la questione dell’accoglienza agli immigrati (spinti ad attraversare il Mediterraneo per qualsivoglia motivo) andrebbe valutata come un risarcimento per “danni e furti che abbiamo fatto per anni”.

Il monsignore è ovviamente libero di pensare e dire quello che vuole, ma la logica che adotta a me pare priva di senso. Dubito che coloro che oggi vivono e pagano le tasse in Italia abbiano fatto “danni e furti per anni” nei confronti delle persone che immigrano. E anche qualora vi fossero casi del genere, le responsabilità non sarebbero collettive, bensì da attribuire a chi ha fatto quei danni e quei furti.

Quanto ai danni e furti riferibili al periodo delle conquiste coloniali, adottando la logica di monsignor Galantino si dovrebbe finire per giustificare quella parte di musulmani che definiscono le loro azioni terroristiche come una guerra santa contro o crociati, termine con il quale identificano indistintamente tutti i cristiani del mondo.

Una logica vagamente tafazzista.

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8 COMMENTS

  1. Caro Nunzio,
    come la mettiamo con il risarcire i 500 anni in cui la chiesa ha arso vivo una milionata di donne ritenute streghe ?
    smobilitiamo i 60milioni di euro nelle casse dell IOR o vendiamo qualche tonnellata d oro appicicato alle chiese ?
    cosi per dire…

  2. Credo che i risarcimenti siano doverosi, ma soprattutto nei confronti dello Stato della Chiesa che è stato occupato con la forza e annesso ingiustamente allo Stato Italiano: restituiamo lo stato Pontificio al Papa Re. Da lì pontifichino pure, ma soprattutto diano il buon esempio, se ne sono capaci. Nel frattempo auspico che l’8 per mille della Chiesa cattolica venga interamente e direttamente destinato all’accoglienza degli immigrati.

  3. Il monsignore dice fesserie, attribuendo a tutti gli europei, per di più odierni, una colpa e un dovere di risarcire, e attribuendo a tutti gli abitanti delle ex colonie un ruolo di vittime, e il diritto a un risarcimento. Gli occidentali non sono colpevoli in quanto tali, e gli abitanti di quei paesi non sono vittime in quanto tali..

    Tuttavia mi sembra una discreta fesseria anche sostenere che è chi ha subito una invasione ed è stato colonizzato che deve risarcire chi lo ha aggredito.. no, direi che non funziona così.. aggredire qualcuno, dominarlo, sia pure costruendogli scuole, strade e ospedali, è un crimine e non merita un premio. I colonizzatori sono stati giustamente costretti a lasciare le colonie acquisite con l’aggressione, e lungi dal dover essere risarciti per questo, avrebbero dovuto risarcire loro i colonizzati ed anche pagare per i propri crimini.

    L’errore è ritenere chi non c’entra niente colpevole o vittima. Ma i veri colpevoli, chi cioè ha responsabilità personali dimostrabili dovrebbero sempre pagare, e le vere vittime, chi ha cioè subito personalmente torti dimostrabili, dovrebbero sempre essere risarciti.

    L’aggressione non può essere motivata con il bene che fa all’aggredito. Altrimenti giustifichiamo tutto.. Dallo stato che aggredisce i cittadini per costringerli a una dieta sana, fino appunto al colonialismo europeo e – perchè no? – all’imperialismo americano odierno.

    E meno male che siamo sul giornale più indipendentista d’Italia..

  4. Nel caso, sarebbero i “profughi” a dover risarcire noi e tutte le altre Nazioni ex-coloniali: quello che i bianchi hanno lasciato ai loro nonni, in Africa, quando sono stati costretti a lasciare le Colonie, è stato a suo tempo costruito e pagato dai bianchi: scuole, ospedali, strade, ferrovie etc. Né può essere colpa dei bianchi se loro – i neri finalmente liberi, autonomi e indipendenti – non sono stati capaci di teneri in piedi quelle infrastrutture che erano state loro (“spintaneamente”) “lasciate in omaggio”. Se il monsignore si riferisce invece allo sfruttamento delle risorse del Continente “nero” nel piú recente passato post-coloniale: be’, se la prenda con i governi neri dell’Africa, che firmano le concessioni alle imprese straniere, che pagano a termini di contratto. Non è certo colpa dei bianchi, se i negri non sanno scegliere i loro governanti. (In questo contesto anche noi bianchi non abbiamo, peraltro, nulla di cui vantarci: abbiamo anzi problemi assolutamente analoghi con i nostri “governanti”, come dimostra la nostra “politica d’immigrazione & integrazione). Insomma: il monsignore non sarà tedesco, ma mi sembra abbastanza legato al professor Alzheimer. O si è solo fumato qualcosa di sbagliato?

  5. Io non ho nulla da risarcire a nessuno, probabilmente quanto dice noi intende proprio la chiesa e dunque che riscarica lui sempre se si capisce cosa hanno derubato. Qui invece noi paghiamo per i furti fatti da altri. Ci hanno e ci derubano da sempre mi piacerebbe chiedere un risarcimento anche a me.

  6. Lo IOR del vaticano può fare molto in merito.
    Può stanziare, in nome di dio , della pace mondiale, della carità cristiana e dell’ipocrisia ecclesiastica , un paio di miliardi di euro.
    Poi possono parlare della materia.

  7. La riprova, semmai ce ne fosse stato bisogno, che la madre degli sciocchi è sempre incinta ed in Italia e nell’occupata Padania è particolarmente fertile.
    L’Italia e di conseguenza l’occupata Padania ha una ridicola storia coloniale, molto breve, e si è presa solo gli avanzi degli altri Stati europei, quindi le terre più povere, desertiche e sassose che rimanevano.
    In compenso in queste terre l’Italia ed i suoi laboriosi operai ed ingegneri padani, ha costruito strade, scuole ospedali, che ancora adesso funzionano a Tripoli, Asmara, Addis Abeba, Mogadiscio….
    Quindi se si parla di furti si deve parlare solo di quello che l’Italia rapina in tasse alla Padania per andare a prendere con i nostri soldi fin sulle coste libiche dei clandestini (che ovunque altrove sarebbero stati ricacciati indietro o processati), con i i padani l’Italia mantiene questi clandestini, non li identifica, non li sottopone a visite mediche, i clandestini rubano per vivere, stuprano, fanno lavori in nero, occupano asili nido sottraendo posti agli autoctoni, prevalgono nell’assegnazione di case popolari, ecc.

    Quindi ad essere risarciti sono solo i padani, penso che 6 mesi di lavori forzati, a ripulire strade, riparare buche e scuole, potrebbe essere un risarcimento, poi altri 6 mesi di lavori forzati per pagarsi il mantenimento ed il biglietto di ritorno potrebbe andare bene….

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