di LEONARDO FACCO
Qualche commentatore ha sostenuto che dopo aver fatto l’accordo con Silvio Berlusconi, Maroni avrebbe perso la faccia. Quale faccia? Maroni, progenie bossiana, che urla “Prima il Nord” e si candida in Puglia, ha semplicemente copiato – in malo modo peraltro, senza neppure le picaresche sceneggiate che hanno reso celebre il suo maestro - i comportamenti del “capo”, ovvero di colui che consegnò il Carroccio nelle mani di Silvio Berlusconi oltre un decennio fa. L’Italia dei pulcinella leghisti - figli della sindrome dell’8 settembre e dell’attaccamento alla cadrega - è il pantano intorno al Po in cui la Lega sguazza a meraviglia, sin dai tempi in cui anche quelli come il sottoscritto pensavano che un tal cialtrone avesse davvero in animo di riformare questo stivale.
Da anni, invece, prendendo per i fondelli militanti veri, militanti a libro paga, clientes senza arte né parte, padani e/o etnie varie, la scelta fatta da Mr Hammond è – nonostan
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