di LEONARDO FACCO
Roberto Maroni riesce a varcare pervicacemente la soglia del ridicolo quando si lancia in affermazioni roboanti. Ricordate quando urlava secessione? E quando diceva di smantellare i campi nomadi? E quando prometteva che, se lui fosse stato eletto, in Lombardia sarebbe rimasto il 75% delle tasse che i contribuenti pagano? Oggi, sappiamo che stava solo scherzando, erano solo battute di spirito.
L'altro ieri, dopo la devastante sceneggiata messa in atto dalla teppaglia collettivista in quel di Milano, Maroni - che qualcosa di duro deve avercelo per forza - ha rilanciato: "Faremo causa ai centri sociali per i danni del corteo No Expo". E ancora: "Fossi stato io ministro dell'Interno avrei sospeso l'area Schengen 15 giorni fa". Un secondo dopo, Fabrizio Cicchitto, già suo alleato ai tempi del governo di Silvio Berlusconi, lo ha sbugiardato: "Maroni dimentica Roma 2011 quando era ministro", rammentandogli nel dettaglio quel che accadde nella capitale d'Ita
magari dovrebbe smetterla di fare il politico, poi le scemenze può continuare a dirle…
Magnifico 😀