di FABRIZIO DAL COL
Pronti allo sciopero fiscale? Roberto Maroni, Presidente, della Regione Lombardia, ex ministro del lavoro ed ex ministro dell’interno, e il suo collega presidente della Regione Veneto Luca Zaia, ex ministro delle Risorse agricole, sotto l’egida del segretario federale della Lega ed europarlamentare Matteo Salvini, invece di tradurre in fatti le provocazioni che lanciano da più di vent'anni, con l’ultima trovata dello sciopero fiscale che hanno messo in campo confermano invece che sanno solo provocare.
Ma quale sarebbe l’obbiettivo che hanno in testa? Chi pensava che fosse quello di indire un referendum per l’indipendenza nelle rispettive Regioni si sbaglia, infatti ora la priorità è protestare sui probabili tagli alla sanità, che presto potrebbero abbattersi in maniera lineare sulle loro rispettive Regioni. Chi oggi si chiede a che punto siano i referendum sull’indipendenza che i due ex ministri avevano annunciato, non potrà che avere rispo
infatti, i capi leghisti sono semplici chiacchieroni, che spostano gli obiettivi a secondo delle occasioni offerte dalla realtà semplicemente per stare a galla… infatti, laddove si raggiungesse l’indipendenza che ci starebbero a fare? per loro la commedia sarebbe finita e rivolo di soldi in tasca pure!
Gliel’ha perfino cantata ieri sera a Matrix il grande avvocato Morosini, che finalmente si è reso conto anche lui di aver puntato su cavalli sbagliati… ma purtroppo la consuetudine di frequentarli lo ha portato fuori strada, ed ora hai voglia di spiegargli il percorso del diritto sul quale si tiene aggrappato quando c’è sempre modo per i furbacchioni di dribbrarlo… loro e i loro maestri che stanno ben piazzati sugli scranni di tutti i livelli e di tutte le consorterie di Roma…
l’Italia non è l’Inghilterra, e neppure il Regno Unito che è stato esempio anche in queste ultime vicende di democrazia, pragmatismo e rispetto degli individui, loro sì cittadini, noi “schiavi di roma” dove ci sguazzano tutti quelli che vi hanno messo piede…