di ALESSANDRO ROSSI
Vediamo con un esempio di attualità cosa succede quando il governo, per i più disparati fini, decide di intervenire nei rapporti di prezzo attraverso strumenti di controllo o di incentivo.
Abbiamo la fortuna di aver avuto un intervento statale a gamba tesa, di proporzioni enormi, e quindi il cui risultato non intenzionale è deflagrato velocemente. Ricordate tutti il famoso "bonus del 110%". Quel ridicolo (economicamente parlando) bonus elargito dal governo a chi "efficienta energeticamente" la propria abitazione.
Cosa è avvenuto nei fatti? Migliaia di cittadini, lanciati alla corsa a chi fa prima a spendere i soldi degli altri per efficientare casa propria, hanno creato una domanda abnorme. Domanda che, ai costi negativi del 110%, non può certo essere soddisfatta dalla struttura produttiva dell'offerta, pre bonus.
Il risultato è che oggi, 13 Settembre 2022, se voglio cambiare tre infissi di numero, devo aspettare Febbraio 2023, o se mi dice culo Di
il 110% ha di fatto causato incrementi del 200% (in alcuni casi anche oltre) dei prezzi e ritardi allucinanti anche sulla consegna di lavori non soggetti a bonus