di MATTEO CORSINI
Quando fu lanciato il Superbonus 110% venne resa possibile anche la libera circolazione dei crediti d'imposta connessi. Questo rendeva possibile alle imprese operare mediante lo sconto in fattura, con interventi (spesso) a costo zero per i committenti. Le imprese poi vendevano in tutto o in parte i crediti, per lo più a banche, le quali potevano utilizzarli oppure rivenderli.
Un meccanismo del genere rende praticamente certo l'utilizzo dei crediti d'imposta, quindi il corrispondente calo di gettito per l'erario. In sostanza i crediti d'imposta liberamente circolabili diventano una moneta fiscale, parallela a quella emessa dalla banca centrale. È (o dovrebbe essere) lampante che uno strumento del genere, riducendo le entrate fiscali, genera un aumento del deficit a parità di spesa pubblica e una accumulazione di debito.
I fautori della moneta fiscale sostengono però che lo stimolo all'attività economica genera un aumento del Pil, e di conseguenza di gettit