di DANIELE VITTORIO COMERO
L’orgoglio del potere si è manifestato in tutta la sua vanità, pubblicamente davanti ad una schiera di adulanti concelebranti nella tanto attesa conferenza stampa di fine anno del Capo del governo tecnico, tenutasi domenica mattina, 23 dicembre, a Palazzo Chigi e durata più di due ore. I commenti della stampa sono molto discordi. I più critici hanno subito detto che ha parlato senza dire nulla di utile per far capire le prossime mosse. Altri, come il sottoscritto, hanno capito solo una delle reali intenzioni di Monti, o meglio, quella che è stata più evidente, a mano a mano che lui macinava tempo in auto-complimenti conditi con dosi omeopatiche di simpatia. E’ un politico raffinato e spietato, dotato di una padronanza di linguaggio e di un auto controllo elevatissimo, che rivela la sua vera natura: è un democristiano, di rito doroteo. Come tecnico riscuote un consenso molto incerto, specie da chi prova sulla sua pelle gli effetti delle sue malde
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