di PAOLO GATTI
E' stato un precursore dell'indipendenza dallo Stato italiano, ma non attraverso il distacco di un pezzo di territorio dallo stivale, bensì costruendo una piattaforma galleggiante al di fuori del suo territorio.
Stiamo parlando dell'ingegnere Giorgio Rosa, che sognava di costruire la sua "Isola delle Rose" (Insulo de la Rozoj) al largo di Rimini in acque internazionali. Correva l'anno 1969, febbraio per l'esattezza, quando lo Stato italiano fece esplodere quattrocento metri quadrati di cemento, legno e acciaio piantati 11 chilometri e 612 metri al largo di Rimini (mezzo chilometro oltre le acque territoriali) si parlava esperanto, la moneta erano i Mill e soprattutto non si era più in Italia.
L'ingener Rosa è morto pochi giorni fa a Rimini, a 92 anni, ed aveva provato a creare la sua "micronazione". Scrive il Corriere di Romagna: "L’ingegnere bolognese aveva fondato uno Stato venti metri per venti ma le aveva pensate più o meno tutte, dal Governo, format
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