di GILBERTO ONETO
Venerdì Napolitano ha invitato nei giardini della sua reggia del Quirinale duemila ospiti “che contano”, e cioè tutto il peggio d’Italia. C’erano i Vip della casta, politici, giornalisti di regime, guitti, manutengoli, nani e ballerine. Di tutto e di più, compreso quel peccato di gioventù della Lega che è Irene Pivetti. C’erano più inquisiti e “avvisati” di garanzia che a San Vittore, compreso qualche fiancheggiatore e amico di mafiosi: sarebbe stato più rappresentativo e meno ipocrita fare intervenire di persona dei “mammasantissima” fra i più noti. Questo succedeva il 1 giugno, un venerdì, giorno lavorativo per tutti tranne che per i musulmani e per questi distinti ospiti, che però non ne fanno una questione di religione: per loro è sempre festa.
E infatti, ieri, 2 giugno, che era di sabato, hanno fatto festa un’altra volta. E anche qui non c’entrano i precetti ebraici. Questa volta non si sono affollati come gabbiani affamati at
Comments are closed.