di MATTEO CORSINI
Più ci si avvicina a novembre, più negli Stati Uniti cresce la fibrillazione dei mezzi di informazione democratici (nel senso che sono orientati a sostenere le posizioni del partito democratico) perché, con loro grande rammarico, i sondaggi non danno la rielezione di Joe Biden come il risultato più probabile. Quindi un giorno sì e l'altro pure si leggono articoli che snocciolano i successi economici dell'amministrazione in corso, che non hanno paragoni con quella del predecessore, nonché avversario. Il quale, per di più, è qualcosa di peggio di un demone. Successi che, evidentemente, non convincono del tutto gli americani.
Bloomberg è uno dei mezzi di informazione di cui sopra, ed è apertamente pro Biden e contro Trump. Ovviamente liberi di esserlo, ma la presentazione dei numeri parziale non è un grande servizio ai lettori, a maggior ragione quando si è uno dei principali provider di dati e informazioni finanziarie al mondo.
E allora in certi casi