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Nell’italia dei soviet ideologici ecco come spiegano le tasse ai bambini

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di GIOVANNI BIRINDELLI «[Per spiegare le tasse ai bambini] il professor Fichera distribuisce monete di cioccolato, in modo diseguale: cinque ad alcuni, dieci ad altri e ancora di più ad altri. Poi, tra il centinaio di bambini che ogni volta partecipano, alcuni vengono indicati come 'governo' e altri come 'esattori'. E dovranno provvedere alle spese della comunità, tassando i compagni. "I bambini discutono sul livello delle 'tasse', sulla necessità di esentare i più 'poveri', su quanto far pagare ai ricchi". E concetti come l’equità, la solidarietà, la progressività diventano...elementari». (VEDI QUI) Io credo che chi ha fatto questa "lezione" abbia bisogno di studiare molto per capire cosa sono le tasse, cosa è la Legge, cosa è l'uguaglianza davanti alla Legge, cosa è la Libertà, cosa è l'individualità, cosa è la violenza. Lo scopo della "lezione" era quello di giustificare una particolare forma di aggressione e, nello specifico, di violazione della proprie
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3 COMMENTS

  1. Sono d’accordo.
    Ad un articolo analogo apparso su questo sito circa un mese fa, (IL GIOCO DELLE TASSE: IL LAVAGGIO DEL CERVELLO INIZIA NELLE SCUOLE di Matteo Corsini) avevo scritto un commento più o meno in questi termini…
    ———–
    “Franco Fichera, professore ordinario di diritto tributario, dal 1° novembre 2012 è in pensione.”
    Questo è l’incipit del suo “profilo” che si legge sul suo sito ufficiale.
    Il fatto che si aggiri ancora per le scuole a parlare di tassazione “benevola” (anziché potare le rose del proprio giardino come fanno i veri eroi quando si ritirano), indica senz’ombra di dubbio che soffre della “sindrome del capostazione”. Tipica ‘patologia da distacco’ che colpisce tutti quelli che non riescono a dedicarsi ad altro quando sono costretti a tirare i remi in barca per raggiunti limiti di età.
    La deformazione professionale accumulata in anni e anni di totale parassitismo lo porta ad accentuare la fisiologica perdita di neuroni e lo costringe a ripetere la solita tiritera come gli orsetti della reclame delle pilette.
    Essendo andato in pensione il 1° di novembre (2012), giorno festivo, vuol dire che ha iniziato la sua ‘carriera’ extra-lavorativa il 2 di novembre, venerdì (!).
    Chi ama la cabala sa benissimo perché ora va in giro coi soldi di cioccolato in tasca a raccontar castronerie… (E magari ogni tanto, di soppiatto, se ne mangia qualcuno per non perdere l’abitudine…).
    ————
    P.S.
    Al professor Franco Fichera nessuno ha mai raccontato cosa dice la “legge di Pareto”, quella dell’80/20?
    Se sì, vuol dire che non l’ha capita e, come è consuetudine in questo assurdo paese, “chi non sa, insegna”.

  2. Non credo che i nostri solerti educatori sarebbero mai in grado di replicare alla logica ferrea di Giovanni Birindelli.

    Comunque, il solo fatto che per far capire cos’è il sistema fiscale occorrano delle lezioni d’indottrinamento significa che non è naturale.

    I bambini non hanno bisogno di lunghe spiegazioni e simulazioni per capire cosa sono la proprietà privata e lo scambio, dato che lo sanno per esperienza.

    Non capita mai invece nelle loro interazioni quotidiane che alcuni bambini tassino altri.

    • Grazie Guglielmo,
      verissimo. E quando capita che alcuni bambini (per esempio quelli più forti e violenti in alcune scuole) tassano altri, almeno hanno l’onestà intellettuale non pretendere che non sia furto e di non dire che lo fanno per il “bene della società”…

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