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Nessun libertario chiede allo stato di creare paradisi in terra

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concessionedi MATTEO CORSINI

“Siccome lo Stato è imperfetto e difettoso, è fisicamente incapace di creare l’utopia di libero mercato idealizzata dai libertari, e ciò giustifica un maggior intervento dello Stato rispetto a quanto sarebbe piaciuto a Friedman e Nozick”. A Noah Smith capita (spesso) di scrivere su argomenti che non conosce. Per esempio quando si occupa di libertarismo.

Smith argomenta in modo tale da rendere chiaro al lettore (non a digiuno di libertarismo) che l’autore non si è neppure degnato di leggere qualcosa su Wikipedia. Di solito Smith basa la propria conoscenza su quanto legge in altri blog a loro volta scritti da anti-libertari. Questo può semplificargli le cose, ma il risultato è che scrive corbellerie. Posto che parlare di libertarismo e citare qua e là Nozick e Friedman significa già di per sé non avere le idee chiare su cosa sia il libertarismo, la dimostrazione della totale ignoranza sull’argomento è data dall’affermazione che servirebbe più interventismo perché lo Stato, essendo imperfetto, non riuscirebbe a “creare l’utopia di libero mercato”.

Un’affermazione del tutto priva di logica, dato che un mercato o è libero, e quindi è un ordine spontaneo, oppure non è libero. Lo Stato non crea, né può creare, alcun libero mercato. E proprio perché lo Stato è, per usare gli eufemismi smithiani, “imperfetto e difettoso”, i libertari autentici vorrebbero che evitasse di interferire con gli scambi volontari tra individui.

Nessun libertario chiede allo Stato di creare il paradiso terrestre. L’unica cosa che un libertario chiede allo Stato è di essere lasciato in pace. A Smith, invece, chiede di documentarsi prima di scrivere. E se una delle due è utopia, credo sia la seconda.

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1 COMMENT

  1. Siccome lo stato è imperfetto, ci vuole più stato!

    Per giustificare l’intervento statale le provano tutte, ma un’argomentazione così stupida non l’avevo mai sentita.

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