di CHIARA M. BATTISTONI
Qualche tempo fa mi capitò per le mani un libro del 2000; poco più di un centinaio di pagine (edite da Rizzoli nel 2007) scritte dallo storico Eric Hobswam, dal titolo provocatorio “La fine dello Stato”; libello quanto mai attuale un po’ come gli scritti (precedenti a questo pamphlet) di Kenichi Omahe, in cui tra l’altro si legge: (pag. 69): “ (…) ci troveremo davanti ai problemi del XXI secolo con un insieme di meccanismi politici terribilmente inadatti ad affrontarli. Questi meccanismi, il cui funzionamento è di fatto confinato entro le frontiere degli Stati – nazione sono chiamati a confrontarsi con un mondo globale che va oltre il loro raggio di azione. Non è neppure chiaro in che misura sia possibile applicarli all’interno di un territorio vasto ed eterogeneo dotato di una comune cornice politica di riferimento come l’Unione Europea.”
Ciò che sta accadendo oggi, in Italia come in Europa, è il segnale di un modello non più so
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