di LUIGI CORTINOVIS
Se aspettavamo le linee aeree di Stato, le Alitalia varie, i figli degli operai sarebbero ancora oggi costretti ad aspettare la liquidazione dei padri per potersi permettere una vacanza. Invece, grazie all’apertura - seppur parziale - dei mercati aerei, imprenditori come ‘O Leary hanno reso possibili i sogni di ogni viaggiatore, andare da Milano a Parigi spendendo 29 euro, o a Londra, spendendone 19. Ma a qualcuno tutto ciò non piace e per Ryanair – che ha la sua base operativa a Orio al Serio (Bergamo, ma Aeroporti di Milano) - i tempi si fanno bui.
Tutto parte da un esposto di Cisl e Anpav, che vorrebbero assoggettare i 650 dipendenti della compagnia di Dublino alle normative italiane. Ad oggi, i dipendenti di ‘O Leary hanno contratti che rispondono alle leggi irlandesi, il che riduce di molto il costo del personale. All’ispettorato del lavoro italiano tutto ciò non va bene e ha notificato una multa da 11 milioni e 860 mila euro allaRyan air.
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