di GIANFRANCESCO RUGGERI
Gianluca Marchi e Leo Facco hanno già ricordato in modo impeccabile il grande Gilberto Oneto. Il loro è il ricordo di chi Gilberto l’ha conosciuto bene, di chi dopo anni di collaborazione aveva un rapporto di profonda amicizia personale.
Con queste brevi note mi permetto di dare voce anche ai tanti che come me non hanno avuto la fortuna di conoscerlo così bene o che proprio non l’hanno mai incontrato, ma che pure lo seguivano, lo ascoltavano, lo incontravano nei suoi libri, in definitiva ai tanti che lo ammiravano e gli volevano molto, molto bene. Gente che pur non avendolo mai incontrato o quasi, oggi piangeva a dirotto.
Per tutti noi Gilberto è stato un buon maestro, probabilmente di più, una sorta di secondo padre che in fatto di indipendentismo, di identità, di padanismo ci ha insegnato tutto quello che sappiamo e se non abbiamo imparato molto è solo colpa nostra, perché il suo insegnamento è immenso. Gilberto, da bravo maestro, co
Una notizia triste.
Riposa in pace