di GIANFRANCESCO RUGGERI
Nonostante Roma sia nel mio immaginario, e credo anche nel vostro, la nostra arci-nemica non posso che condannare quanto accaduto, non posso che prendere le distanze, in particolare dai danni ai monumenti, e lo faccio non per populismo o per bontà d’animo, me lo impone quel senso civico che dovrebbe essere una delle caratteristiche tipiche della migliore padanità.
Allo stesso modo però non me la sento di solidarizzare con la città di Roma, condanno i tifosi, ma non mi sento personalmente coinvolto da quanto successo e non solo perché Roma non è la mia città, perché non è la mia capitale, perché non sono i miei monumenti, c’è di più.
Ripenso infatti agli eventi di Roma mentre guido su di una disastratissima provinciale della mia zona e non posso che concludere con un bel chissenfrega! Nella Bergamasca ci vantavamo fino a pochi anni fa di avere strade che sembravano biliardi, ora la bestia i-tagliana ha affamato a tal punto la provincia c