di REDAZIONE
Ritardi, sprechi, ricatti, clientele politiche e secondo alcuni manifestanti anche mafiose. Sono le accuse che alcuni dipendenti Amat, in sit in davanti alla prefettura di Palermo, rivolgono al consiglio di amministrazione della municipalizzata. Per questo chiedono un incontro con Umberto Postiglione.
“Chiediamo la garanzia degli stipendi. Quello del mese di gennaio è stato retribuito il 16 febbraio. Ad oggi, 29 febbraio, non c’è la minima ombra delle paghe”, denuncia Salvatore Girgenti, segretario regionale autoferrotranvieri Cisl.
“È un ricatto nei confronti del commissario Latella che finalmente ha mandato qualcuno per vedere cosa è successo in questi anni ad Amat?”, chiede Orazio La Corte, coordinatore regionale Cobas tpl trasporti, riferendosi alla visita degli ispettori inviati ieri da Palazzo delle Aquile in via Roccazzo per fare luce sulle spese del cda. Non sono solo gli stipendi a preoccupare i dipendenti, infatti. Anzitutto il decreto ingi