di MATTEO CORSINI
Il signor Paolo Zucca, sul giornale di Confindustria, ha scritto quanto segue: "L'Italia è una nazione di recente benessere, i soldi – dopo che se ne sono visti pochi – si vogliono vedere e toccare. Meglio se nessun altro, tanto più un'amministrazione statale che ha bisogno di denaro, può vedere. La nuova anagrafe è un fastidio? Forse. Non più di doversi togliere davanti a tutti cintura, scarpe, cellulare, monetine, chiavi prima di passare da un metal detector. Avendo in cambio un beneficio di sicurezza personale e collettiva".
Negli ultimi tempi il Sole 24 Ore è stato prodigo di consigli e commenti in merito alla partenza dei primi flussi di dati, quelli relativi al 2011, che gli intermediari finanziari devono inviare all'amministrazione finanziaria in merito ai rapporti della loro clientela. Non solo dati anagrafici, come già avviene da diversi anni, bensì anche saldi iniziali, finali e movimentazione. In pratica, il fisco ha la possibilità di mon