di PAOLO L. BERNARDINI
Devo dire che ogni tanto un papa che certo non è amico del pensiero libertario e neppur di quello liberale-classico, che pare anzi spesso al servizio di collettivismi di varia natura, e che è al centro di critiche dall’interno della Chiesa, specialmente la potentissima chiesa nord-americana (spesso sono state chieste le sue dimissioni, con veemenza notevole), ogni tanto mi sorprende.
Anni fa, a proposito di Catalogna e Scozia, disse che vi sono stati che non stanno insieme “neanche con la colla”. Più di recente, qualche giorno fa – ovviamente censurato ampiamente dai giornalai italici nel momento in cui, ma ci è voluto un po’ perché sono tanto asserviti quanto stupidi, hanno compreso la portata della sua affermazione – parlando di “pace” (come un Pontefice deve fare, ovviamente, in tempi di enigmatiche guerre che non si comprende bene chi arricchiscano, stavolta), Papa Francesco ha citato l’antica canzone satirica e (forse) pacifista,