di GIANMARCO LUCCHI
Tosi, sempre Tosi nell'occhio del ciclone. Il sindaco ribelle di Verona Flavio Tosi è stato destituito da vicepresidente del Parlamento della Padania e sua sostituzione col neocapogruppo alla Camera, il trevigiano Giampaolo Dozzo. È l'ultima mossa nello scacchiere del Carroccio tra il primo cittadino scaligero, deciso a vincere le prossime amministrative con una lista a suo nome, e i vertici del Carroccio. All'origine della decisione, spiegano nella Lega, ci sarebbe l'assenteismo di Tosi alle riunioni del parlamentino, ma anche le posizioni assunte di recente, «di ispirazione nazionalista» e quindi distanti dal federalismo padano. «Tosi non era mai presente alle riunioni ed era inutile che occupasse la carica - spiega il senatore Piergiorgio Stiffoni - così l'ufficio di presidenza diretto da Calderoli ha preso la decisione». Per l'assessore veneto Roberto Ciambetti, aver sfilato Tosi dal mazzo delle carte del Parlamento padano è «un fatto quasi naturaleÂ
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