di MATTEO CORSINI
Angelo De Mattia è un editorialista tanto prolifico nello scrivere quanto impegnato nel fare il difensore a spada tratta dell’operato della Banca d’Italia e di chiunque vi abbia messo piede. Credo che sia comprensibile, ancorché non condivisibile, dato che ha a lungo lavorato alla banca centrale.
Se si vuole leggere un articolo in cui siano contenuti, al tempo stesso, un peana ai banchieri centrali (purché non teutonici) e uno o più anatemi in direzione della Germania, un pezzo di De Mattia non delude mai le aspettative.
Per esempio, comincia così un articolo post natalizio su MF: “Un sondaggio svolto tra apprezzati giornalisti ha scelto, sul Corsera, Mario Draghi quale Uomo dell’anno. Si tratta di una scelta condivisibile, anche se è nel 2012, con la famosa dichiarazione sulla difesa dell’euro che il presidente della Bce ha meritato soprattutto tale qualifica”. De Mattia si chiede poi se il Qe fosse l’unica via percorribile: “Si poteva
…e nel frattempo si creano sistemi alternativi di movimentazione di ricchezze usando altre monete innovative che sfuggono, a quanto si legge oggi, ai consolidati controlli, rendendo sempre più labile ogni certezza per quelli che per tradizione o per età vanno avanti coi soliti sistemi… forse è in atto anche nelle economie una rivoluzione che capiremo col tempo, forse!…
Il mondo è in movimento.
La gente si dà da fare e tollera sempre meno la politica.
Il pianeta non può dipendere da tutti questi delinquenti e parassiti al potere.
Ogni tanto si creano anticorpi.
Le crittovalute sono anticorpi potentissimi contro i criminali che vessano il pianeta.
Ben scritto.
Da come la vedo io lo scopo principale della Bce è quello di salvare il culo a stati falliti e indebitati oltremodo.
Quanto ai numeri che stanno alla base dei ragionamenti di costui, sono tutti addomesticati, falsificati, parziali.