di GILBERTO ONETO
Cosa può fare alle prossime elezioni un piemontese autonomista e indipendentista? Che cosa si trova sulla scheda che possa in qualche modo soddisfare le sue aspirazioni? Non ci sono partiti o movimenti che lo attraggano: non si trova neppure una bandiera piemontese. Sono finiti i bei tempi di Gremmo e dei suoi devastanti ma vitali scontri con Farassino.
C’è rimasta solo la Lega Nord, che da tempo non è più indipendentista e anche il cui autonomismo si è annacquato fino a essere irriconoscibile. Qualcuno potrebbe farsi tentare dalle nuove parole d’ordine di Maroni: la Macroregione e il 75% delle tasse trattenute sul posto. Secondo i conti dei berlusconiani queste in Piemonte supererebbero già l’80% e – salvo maggiore chiarezza di esposizione del progetto – qui Maroni starebbe prospettando un calo di risorse del 5%: un vero affare!
Ogni tentazione di votare il Carroccio in Piemonte viene però prontamente stoppata da una rapida scorsa alla compo
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