di MATTEO CORSINI
Quando uno si imbatte, di prima mattina, su un articolo il cui titolo è “Agenzie Ue, un esercito di 10mila persone” (il Sole24Ore del 3 aprile), non può che iniziare la sua settimana di cattivo umore. Le Agenzie sono strutture che si occupano per lo più di supervisione sulle imprese che operano nei settori di loro competenza. All’aumentare delle dimensioni e della complessità della legislazione comunitaria, queste agenzie si sono moltiplicate, spuntando come i funghi nel sottobosco dopo la pioggia.
Ognuna, ovviamente, impiega centinaia o migliaia di persone. Secondo la loro Rete di coordinamento (mica vorrete lasciarle prive di coordinamento?!) si parla in tutto di circa 10mila persone, per un costo complessivo di 1,2 miliardi annui. Per cercare di far apparire marginale il costo di queste agenzie, la Rete di coordinamento precisa che quegli 1,2 miliardi rappresentano lo 0,8 per cento del bilancio comunitario, pari a soli 2,35 euro annui per cittadino
L’unione europea è nata storta.
E’ controproducente.