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In italia mariuoli ed incapaci son salvati dalla politica

Da leggere

di PONGO

Come spesso accade nelle comparazioni col resto d’Europa e con l’Occidente, l’Italia  nelle statistiche è quasi sempre il fanalino di coda.  In questi ultimi giorni ho letto a proposito di uno dei nostri maggiori drammi sociali e umani e l’argomento è, come crescita economica,  il lavoro giovanile.  Si chiama  “capitale umano” ed  è un aspetto assolutamente fondamentale per l’economia di un Paese. Il concetto è chiaro: più è alto il livello di  istruzione e formazione dei lavoratori più ciò andrà a vantaggio del sistema produttivo ed economico.  E non bisogna essere così idioti da non utilizzarlo!  Ma i bravi italiani, sempre i fenomeni, hanno il loro capitale umano non molto elevato e, ancora peggio, spesso male impiegato.

Qui solo il 10% dei giovani associa allo studio anche esperienze lavorative, mentre in Danimarca la percentuale sale al 60% ,e in Germania e Gran Bretagna è al 50%.  Inoltre tra i giovani che lavorano, 1  su  3 svolge un lavoro che non c’entra un cavolo  con quello che ha studiato.  Beh, si potrebbe dire che quell’ 1/3 almeno il lavoro ce l’ha e gli altri lo invidiano pure. Ma tutto ciò  è motivo di sofferenza e spesso i nostri cervelli se ne vanno all’estero.

Sentirsi  sottoccupati e non valorizzati può provocare stati di depressione spaventosi, ma per fortuna in alcuni casi si è verificata una reazione con risultati sorprendenti.

Prendiamo il caso di Luigi Lusi, nato a Roma e di origini abruzzesi. Intorno ai trent’anni è stato segretario del Comitato centrale dell’Associazione Scout Cattolici Italiani cioè l’Agesci. Si sa che anche allora faceva il finto boy scout, mettendo in luce i suoi aspetti più promettenti: rubava parte delle quote versate dagli altri  scouts per il campo estivo e una volta fece sparire  l’incasso della pesca di beneficenza organizzata dal prete nel paesino dei suoi  nonni. Fortunatamente  la  carriera di Lusi prese la strada giusta dal  1999  in particolare quando divenne Tesoriere del Comitato Rutelli 2001, per la candidatura a Premier dell’ex sindaco di Roma. Il trionfo fu da Tesoriere della Margherita perché solo un genio può trasferire in Canada 13 milioni di euro  rubati  con 90 bonifici bancari. Nel suo caso la carriera politica non ha causato  la fuga di un cervello, all’estero sono andati solo i milioni di euro ma il suo cervello è rimasto qua.

Recentemente  la politica ha permesso a Franco Fiorito di sviluppare le proprie capacità. Lui sì che era già da piccolo un vero cervello! L’ha detto  sua mamma: “A tre anni leggeva Topolino, anzi Topolino 24 ore”. Sempre la mamma ha aggiunto che essendo loro di famiglia benestante,  al figlio chiamato “ Er Batman”, Consigliere Regionale del Pdl, non serviva rubare. Ed  effettivamente si è comportato da  Robin Hood,  invece di tenerseli   regalava 100 mila euro ad ogni Consigliere. Che animo nobile! Col piccolo particolare che sicuramente ha sottratto alle casse regionali del Pdl 753 mila euro ed ora si sta indagando su altri 7 milioni.

Ma la politica non ha permesso di elevarsi solo a chi maneggia soldi. Ci sono anche  i  mediocri,  gli inutili, gli sterili, i superflui, quelli che altrimenti nella vita non sarebbero stati nessuno. Cosa avrebbe potuto fare Maurizio Gasparri che, in effetti tranne che il politico non ha fatto nulla? Nato a Roma, è figlio di un generale dei Carabinieri  e già in gioventù fu segretario provinciale del Fronte della Giuventù (MSI). Poi condirettore del “Secolo d’Italia” organo politico del MSI-AN (per cui siam sempre e solo lì) e dal 2001 al 2005  ministro delle Comunicazioni con Berlusconi. Infatti nel 2004 arrivò la famosa “Legge Gasparri”, approvata dopo 130 sedute e oltre 14000 emendamenti. Legge che violava il principio del pluralismo sancito dall’articolo 21 della Costituzione ed anche criticata dalla Commissione Europea nel 2007.  A  proposito della Legge Gasparri mi son sempre chiesto: “Ma Gasparri legge”? Domanda giustificabile essendo in fondo lui un figlio di un carabiniere. Quindi ringraziamo la politica per aver permesso a Gasparri, persona  abbondantemente inutile, di trovare un senso nella vita.

Altri esempi di inutilità? All’inizio dicevo che in Italia solo il 10% dei giovani associa esperienze lavorative allo studio svolto. Nel restante 90% rientra  il caso di un quasi giovane, Matteo Salvini della Lega Nord. Lui in fondo non ha studiato un granché (ha la maturità classica) ma in compenso nel mondo del lavoro non ha mai fatto un bel  piffero di niente  tranne che attività giornalistiche su “La Padania” e a “Radio Padania Libera”. Per  il resto nulla di nulla di nulla. Però è un brillante, con gli occhietti da padano furbino che non sa ammettere che il Grande Capo Umberto oltre a qualche idea, in pratica  non ha saputo  fare null’altro. Mentre le idee strabilianti di Salvini  son state, tempo fa, proporre per  la metrò di Milano carrozze solo per i milanesi, intonare a Pontida cori  contro i napoletani e altre cazzate del genere… vabbé, ciascuno si diverte come può. Ah, dimenticavo, tra le sue grandi  intuizioni, del padano Matteo Salvini, eletto deputato del Parlamento Europeo,  scegliere come proprio assistente parlamentare Franco Bossi, fratello di Umberto, aggiungendogli una ben cospicua paga,  immagino  non  elargita di tasca sua.

Sono solo alcuni esempi di vite salvate dalla politica riguardanti persone largamente inutili e talvolta mariuolesche. Credo ce ne siano a migliaia e migliaia nel nostro Bel Paese.  Del resto, le cifre dicono che oltre 1.100.000 persone vivono del banchetto della politica… Santa Politica!!!

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16 COMMENTS

  1. Le opinioni di Pongo, dal mio punto di vista, sono largamente condivisibili.
    Mi piacerebbe, un giorno, sentire parlare della “patente” da politico. Vuoi dedicarti alla politica? Bene. Eventuali titoli, competenze certificate, feedback certificati. Poi, esame di Stato con commissione mista: universitari, politici e professionisti dei settori specifici per il quale il politico vuole certificarsi (economia, lavoro, welfare, sanità, ecc.). Dato l’esame con esito positivo, si può accasare ad un partito o formare un movimento con altrettanti colleghi certificati. Se forma il movimento, deve farsi poi eleggere per qualche carica pubblica e guadagnarsi ulteriori feedback per il parlamento. In un partito dovrebbe passare le primarie interne (quindi guadagnarsi punteggi), essere poi eletto dalla gente per i feedback nella politica minore, poi il parlamento e infine, scalare la vetta del partito.
    Voglio supporre che in questo modo, la schiuma dei saltapicchi dovrebbe sciogliersi abbastanza e forse sperare in un sistema più efficiente, meno numeroso e quindi meno costoso.
    La gente è stufa di listoni improvvisati, mercenari, trasformisti, acrobati delle poltrone, voltagabbana, ladri, truffatori, pivelli, cupidi traffichini in cerca di business e “mezze cazzuole” dei club esclusivi.
    C’è ancora una cosa che vorrei dirle sig. Pongo: grazie per avermi fatto vedere e capire con questa sua riflessione, ulteriori aspetti dell’universo variegato che popola e frequenta questo giornale.

  2. Io ho votato Salvini, molti anni fa, alle Elezioni Europee ed ho avuto modo di conoscerlo. Me ne sono pentito. Per inquadrarne la figura avrei ad esempio citato il video sul campo rom milanese fatto dalla Piccinni, credo sia esemplificativo.

  3. Bravo Pongo ! Lei ha scritto un articolo obiettivo e..delizioso. Non sono indipendentista e nemmeno secessionista. Non condivido nulla delle idee propagandate dall’Indipendensa. Ma leggo questo blog , spinto sempre dalla curiosità di conoscere il pensiero di chi ha idee opposte alle mie. Questa volta , le sue affermazioni mi trovano completamente d’accordo. L’attività di Lusi, giovane scout alle prese con i primi furti è “esemplare” ! Quanto all’inutilità di Gasparri, alla furbizia truffaldina di Salvini e ai ladrocini di “er Batman”, che dire ? Ha saputo scolpire, con poche parole, le vergognose personalità di questi imbroglioni. Avrebbe potuto aggiungere qualche commento anche su Penati e Formigoni, altri gigli di campo “in carriera”. In attesa di un Suo prossimo commento sui tristi figuri della politica nazionale, Le invio cordiali saluti.

  4. mogli e buoi dei paesi tuoi
    scommetto che in un referendum per l’annessione alla germania il valoroso bobbolo dei piccoli mafioncelli beneficiati dal perdono prima confessionale e poi eucaristico il 90% voterebbe di no

  5. Ma Salvini di buono ha pure l’amicizia con il grande presidente Sertori che, a proposito di denaro pubblico, ha speso soldi pubblici per pagare una spedizione commerciale ad un alpinista valtellinese in Nepal! Certo per pubblicizzare la Valtellina…ande’ a da via el …

    • Si ma è una roba si due anni fa anche se questo tipo di alpinismo porta solo lutti. E comunque Salvini ha voluto Sertori all’ Upi. Perche salva le province.

  6. Questo articolo è disgustoso, mi meraviglio de ‘L’Indipndenza’ e del gratuito attacco a un politico di grandi capacità e umanità quale è Matteo Salvini. Forse l’estensore dovrebbe maggiormente preoccuparsi della sua condizione di comico tristissimo e malinconicamente declinato. E informarsi un po’ meglio su Matteo Salvini.

    • Spettabile Luca, sinceramente, non vedo motivi per meravigliarsi del giornale, soprattutto della sua libertà, ancor di più quando si tratta di una rubrica che da sempre è lasciata nella piena disponibilità di critica di un artista come Pongo. Ribadisco anche a te: L’INDIPENDENZA NON E’ IL BOLLETTINO DI NESSUNO, finchè io sarò a capo della redazione insieme a Marchi. Quindi, che tu critichi questo pezzo, va bene (non a caso il commento è stato approvato), ma non accetto la critica tout court ad una linea editoriale rimasta sempre quella dal primo giorno (che è l’indipendentismo a 360° e il liberalismo). Questo discorso l’ho già fatto ad altri “indipendentisti”, che in realtà covano dentro di sè solo odio nei confronti di altri “indipendentisti” coi quali hanno problemi politici e personali, ragione sufficiente per prendersela con L’INDIPENDENZA. Tutto ciò, mi conferma la bontà del lavoro che stanno facendo tutti coloro che collaborano a questo progetto. Nel merito dell’articolo, Pongo ha messo alla berlina ben 4 personaggi, tre dei quali in maniera ancor più cattiva. Ovviamente, non hai nulla da ridire su Gasparri, Lusi e Fiorito, no? Loro non sono brave persone? Da autore di un libro che conosce bene la Lega Nord, di cui sei un militante, e da conoscitore di Salvini, posso solo affermare che l’autore di questo pezzo ha solo riportato fatti reali (finiti anche su giornali altri in passato), ai quali – da testimone in prima persona – potrei aggiungere ben altro. Se la convione di Pongo su questi 4 politici non ti piace, amen. Ciò non vieta la tua critica, ma soprattutto la libertà di pensiero di un collaboratore sin dal primo giorno in cui il quotidiano è uscito. Con pacatezza e antica cordialità… LF

      • L’indipendenza e’ un giornale che garantisce totale liberta’ di espressione e di critica, io stesso ne ho scritto diversi articoli e posso testimoniarlo direttamente. Detto questo, ritengo che questo articolo, oltre a trasudare di qualunquismo allo stato puro, riveli chiaramente il malcelato tentativo di attaccare strumentalmente salvini che evidentemente non gode della simpatia dell’autore. Si associano fatti OGGETTIVI di ruberia a valutazioni SOGGETTIVE di incapacita’ in un minestrone senza capo ne coda. Tra l’altro di liberalismo vi e’ ZERO, di indipendentismo ZERO e di “artistico” MENO CHE ZERO.

        • Sono d’accordo con Paganella : una cosa sono le ruberie, altra le critiche a Gasparri e Salvini che non
          andavano accomunati a Lusi e Fiorito.
          Non sono in grado di giudicare il Gasparri ma quanto al Salvini, citerò i giudizi di due persone che se ne intendono piu’ di me :
          – Vespa : “Salvini, lei sa che sono un ammiratore della sua oratoria”:
          – Feltri : ” Credo che Salvini sia un uomo su cui si puo’ contare”.
          Per quanto mi riguarda, posso dire che amo molto la lingua italiana e mi è capitato di leggere degli articoli di Salvini che erano semplivemente perfetti.

        • Libertà di espressione e di critica? Ma per piacere, qui se ti permetti di criticare Maroni di cancellano a vista qualsiasi messaggio…la setta belleriana ha sostituito al rito bossita quello maronita, nulla è cambiato.

      • Caro Leonardo, quanto scritto dall’amico Paganella rispecchia il mio pensiero. A mente fredda ti rispondo che molto del mio disappunto nasceva anche dall’uso della foto – unica – di Salvini sotto un titolo a dir poco forte. Confermo la debole struttura logica del pezzo. Comunque mi ritengo anche soddisfatto dsll’editoriale di stamane del direttore. Solo una precisazione: non sono un miltante della LN da ormai moltissimi anni, benché sia un acceso sostenitore di Matteo Salvini e del nuovo corso leghista; anche per questo ho avuto e ho, come sai, la necessaria apertura mentale per diffondere L’Indipendenza anche in ambienti leghisti, prendendomi anche io – quotidianamente – la mia dose di critiche. Sul new deal leghista la pensiamo, tu ed io, in modo diametralmente opposto (ma sono in buona compagnia con Marchi e Oneto 🙂 ma ciò non mi impedirà MAI di continuare a leggerti / leggervi e di essere d’accordo con le tue opinioni quando, su altri temi, collimiamo. Ricambio la pacatezza per antica consuetudine e ti seguo sempre come sprone tagliente di riflessione, per quando mi accorgessi di tornare ad essere troppo ingabbiato da ideologie e certezze apodittiche! LM

  7. Il nostro “capitale umano” è formato da ragazze che vanno a studiare pissicologia e finiscono per ballare sul tavolo di striscia e ragazzi che credono di essere dei superuomini perchè hanno preso la laurea in qualche pseudo disciplina del isef. Per entrambi hanno tentato l’esame di ammissione a medicina…
    Ingegneri non se ne vedono neanche col binocolo perchè, appena formati, sono a Ventimiglia con la valigia in mano ad espatriare.

    • Tutto vero ! Lo sappiamo da sempre !

      Però i cittadini settentrionali DOC votano chi non ha mai lavorato e caccia balle stratosferiche, chi non ha cultura ma agita ruttando il dito, chi non sa amministrare neppure la famiglia ma pretende di governare lo stato, chi arraffa tutto come un barbone ma si erge a difensore del popolo, chi ….ha tenuto il sacco ma, al suono delle sirene, è corso ad infilarsi l’uniforme della guardia, aizzando i botoli contro i vecchi compagni…!!!

      E’ la Padania che ci han confezionato, fratelli !

      La mama l’è un po’ viscula ed i bagài un po’ trop ciùla !

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