di LEONARDO FACCO
Continuo a leggere, un po' ovunque, che dopo il voto del 4 marzo "l'Italia sarebbe tagliata in due", dove al Nord c'è il dominio del centrodestra (a trazione Lega Italia Unita) e al Sud c'è quello del Movimento 5 stelle, che in Sicilia ha addirittura fatto cappotto (chi dice a Grillo che adesso la Mafia non vota più Berlusconi?).
Il mio punto di vista sul risultato elettorale è completamente diverso, mi spiego. A parere mio, proprio la vittoria di Matteo Salvini al Nord (capetto del partito più votato nel Centro-Nord) e quella di Luigi Di Maio (capetto incoronato da un comico del partito più votato al Centro-Sud) raccontano una storia altra: dalle Alpi a Canicattì l'Italia è una penisola fondata sul parassitismo, ad immagine e somiglianza dei due personaggetti di cui sopra.
Basta rileggere i programmi dei due partiti vincenti (non che gli altri fossero diversi, il che avvalora la mia tesi ulteriormente); un'accozzaglia di promesse e regali da farsi a
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