di GIANLUCA MARCHI
Una volta tanto non sono in sintonia con quella parte degli indipendentisti veneti che vede con sospetto, per non dire con ribrezzo, lo schierarsi della Lega Nord e del suo segretario federale Matteo Salvini a sostegno del referendum per l'indipendenza del Veneto, sostegno che si concretizza con la mobilitazione e la raccolta firme annunciate in centinaia di piazze della regione per il week-end dell'1 e del 2 marzo. Addirittura, alcuni di questi amici ipercritici arrivano a considerare tale iniziativa come deleteria per le sorti del referendum.
Premettiamolo: non siamo qui a giudicare gli errori e i tradimenti di cui la Lega Nord e la Liga Veneta si sono rese responsabili, nel corso degli ultimi lustri, sulla strada della battaglia indipendentista: sono tutte cose che abbiamo detto e ripetuto su questo giornale, che non ha risparmiato nulla in termini di critica al Carroccio. Siamo qui invece a valutare se la mobilitazione leghista - la cui portata e i cui nume
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