di REDAZIONE
L'aplomb britannico non basta piu'. Questa volta l'irritazione di David Cameron e' palese. ''Non credo che lo status quo nell'Ue oggi sia accettabile. Io voglio cambiarlo e una volta cambiato voglio porre ai cittadini britannici un semplice quesito, dentro o fuori''. In altre parole: a noi serve un'Europa diversa, ma prima del 2017 il referendum non si fa. Il premier britannico tenta cosi' di contenere la 'rivolta' che, mentre lui volava a Washington per incontrare Barack Obama, a Londra si scatenava con due ministri usciti allo scoperto nell'ammettere che si', se il referendum sull'Ue si tenesse oggi, loro voterebbero per l'uscita del Regno Unito dall'Unione.
Ed e' la prima volta che due componenti del governo di tale rango prendono pubblicamente questa posizione. Ma solo dopo un montare della tensione innescata prima dallo straordinario successo elettorale del partito euroscettico Ukip (che ai conservatori ha sottratto consensi a destra), poi da una seria di 'ester
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