di STEFANO MAGNI
Un altro governo è saltato sulla mina della crisi europea: è quello della Romania, lunedì 6 febbraio. Il premier liberaldemocratico Emil Boc ha rassegnato le dimissioni. In un primo momento era stato sostituito (per decisione del presidente Traian Basescu) dal ministro della Giustizia, Catalin Predoiu, che avrebbe assunto ad interim la guida del governo. Le prossime elezioni si terranno a novembre. E l’opposizione, formata dalla coalizione di sinistra Usl, chiedeva due alternative per l’immediato futuro: elezioni anticipate o governo tecnico. “La seconda che hai detto”: alla fine il presidente Basescu ha nominato alla guida dell’esecutivo Mihai Razvan Ungureanu, capo dei Servizi Segreti per l’estero e già ministro degli Esteri. La Romania è la terza nazione europea, in soli tre mesi, a sostituire un esecutivo democraticamente eletto con un governo di professionisti, cooptati per via istituzionale e approvati da Bruxelles.
I due precedenti sono in