di PAOLO BERNARDINI
Alle elezioni regionali del 2014 la lista guidata da Michela Murgia ottenne il 10,30% delle preferenze, oltre 75.000 voti. Ma con un rapido calcolo, si può dire che se le forze indipendentiste sarde si fossero unite, non solo avrebbero avuto un numero maggiore di seggi, ma avrebbero costituito una forza politica notevolissima. Forse non la maggioranza relativa. Ma chissà. Ci sono sigle e nomi che alludono all’indipendenza, ma sinceramente (mi) è poco chiaro se siano o meno autenticamente indipendentiste.
Divide et impera insegna l’Impero romano, e dunque la divisione fa il giuoco, naturalmente, del potere centrale italiano, e questo dico con grande rispetto per Francesco Pigliaru vincitore delle elezioni, studioso serio e accademico di fama, e per la sua giunta, tutta di persone all’altezza di un compito non certo facile. Una Regione che ha uno statuto che se applicato per quel riguarda la fiscalità, come nel caso siciliano, garantirebbe già de fact