di FRANCO POSSENTI
Ora che, per la prima volta ed a soli pochi giorno dal referendum, il SI all'indipendenza scozzese è in testa ai sondaggi se ne leggono di tutti i colori. Intanto, Cameron che mette le mani avanti e, giustamente a parere di chi scrive, non si dimetterà se la terra di Wallace dovesse staccarsi dalla corona. Poi, proposte su proposte per concedere più devolution (leggasi welfare) agli scozzesi. Infine - ma non poteva mancare - la prefigurazione di scenari economici apocalittici qualora Edimburgo se ne andasse per la sua strada.
"I mercati tremano - scrive euronews, testata finanziata coi soldi pubblici - Le compagnie quotate a Londra esposte al mercato scozzese hanno bruciato miliardi di sterline di capitalizzazione. Ma nell’occhio del ciclone è finita soprattutto la moneta di Sua Maestà: dopo gli ultimi sondaggi che danno vittorioso il fronte del “sì”, la sterlina è finita ai minimi da ben 10 mesi sul dollaro. Una dinamica che potrebbe continuar
E’ divertente notare come il risultato dei sondaggi, nei giornali di regime, si sia fermato al 40% di si.
Roma si sta facendo iniezioni di coraggio !
Vedrete che, tra non molto , ci faranno proposte per una autonomia SPINTA ……….
Più o meno sono gli stessi discorsi apocalittici che si faranno quando la Padania diverrà indipendente, con la variante che l’apocalisse riguarderà l’italia e non certo noi, visto che non avremo problemi di soldi che arrivano da altre regioni, di un numero enorme di dipendenti pubblici e falsi pensionati (babypensioni, pensioni d’oro, pensioni pubbliche e pensioni sociali) da mantenere o problemi per il turismo o il commercio.
Se c’è la volontà, se c’è la sicurezza su quello che si vuole, allora non esistono difficoltà.
Si riesce.
Gli altri si adattino.