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Scozia, gli unitaristi prefigurano scenari apocalittici

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scotlanddi FRANCO POSSENTI

Ora che, per la prima volta ed a soli pochi giorno dal referendum, il SI all’indipendenza scozzese è in testa ai sondaggi se ne leggono di tutti i colori. Intanto, Cameron che mette le mani avanti e, giustamente a parere di chi scrive, non si dimetterà se la terra di Wallace dovesse staccarsi dalla corona. Poi, proposte su proposte per concedere più devolution (leggasi welfare) agli scozzesi. Infine – ma non poteva mancare – la prefigurazione di scenari economici apocalittici qualora Edimburgo se ne andasse per la sua strada.

“I mercati tremano – scrive euronews, testata finanziata coi soldi pubblici – Le compagnie quotate a Londra esposte al mercato scozzese hanno bruciato miliardi di sterline di capitalizzazione. Ma nell’occhio del ciclone è finita soprattutto la moneta di Sua Maestà: dopo gli ultimi sondaggi che danno vittorioso il fronte del “sì”, la sterlina è finita ai minimi da ben 10 mesi sul dollaro. Una dinamica che potrebbe continuare ancora a lungo perché, spiegano gli esperti, se c‘è una cosa che gli investitori non sopportano è l’incertezza. In caso di secessione, ad esempio, chi proteggerà e sosterrà un settore vitale per l’economia scozzese, quello dello Scotch Whiskey?

“Oggi abbiamo un’ottima rete diplomatica britannica, molto attiva nella promozione del commercio”, racconta David Frost della Scotch Whiskey Association. “Siamo in un Paese abbastanza grande che può avere accesso ed influenza per aiutare il settore e ciò potrebbe non essere più il caso se la Scozia diventasse indipendente”, aggiunge.

Ecco il motivo per cui a meno di 12 ore dopo la divulgazione del sondaggio, il ministro delle Finanze britannico Osborne è corso ai ripari, promettendo agli scozzesi maggiore autonomia, in termini fiscali, di spesa e welfare. Ma per alcuni il problema non è solo la redistribuzione delle risorse. “Io direi: votate sì per un futuro migliore”, spiega Andrew Failie, ristoratore scozzese. “Non credo che la situazione attuale sia più accettabile. Dobbiamo votare per il cambiamento e l’unico modo per avere tale cambiamento è con un voto a favore, un voto per un governo sovrano”.

Per gli scozzesi un’eventuale secessione sarà una passeggiata di salute? Una risposta? Dipende dalle politiche che il nuovo paese deciderà di adottare.

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3 COMMENTS

  1. E’ divertente notare come il risultato dei sondaggi, nei giornali di regime, si sia fermato al 40% di si.
    Roma si sta facendo iniezioni di coraggio !
    Vedrete che, tra non molto , ci faranno proposte per una autonomia SPINTA ……….

  2. Più o meno sono gli stessi discorsi apocalittici che si faranno quando la Padania diverrà indipendente, con la variante che l’apocalisse riguarderà l’italia e non certo noi, visto che non avremo problemi di soldi che arrivano da altre regioni, di un numero enorme di dipendenti pubblici e falsi pensionati (babypensioni, pensioni d’oro, pensioni pubbliche e pensioni sociali) da mantenere o problemi per il turismo o il commercio.

  3. Se c’è la volontà, se c’è la sicurezza su quello che si vuole, allora non esistono difficoltà.
    Si riesce.
    Gli altri si adattino.

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