di LINO TERLIZZI
Era facile prevedere, purtroppo che in coincidenza con la campagna per le autodenunce fiscali in Italia vi sarebbe stato un flusso parallelo di articoli sui media della penisola, in cui il leit motiv di fatto è: il segreto bancario in Svizzera è ormai scomparso totalmente, le banche elvetiche stanno chiudendo i conti di chi non regolarizza la posizione fiscale, l’unica cosa possibile è aderire alla «voluntary disclosure», alle autodenunce appunto che il Governo a Roma sta definendo.
Punto e basta. Si leggono questi articoli, su quotidiani italiani anche di grande tiratura, e si sente il sapore non eccelso di una minestra ormai più volte riscaldata. È la stessa minestra degli anni degli scudi fiscali, quando le offensive dell'allora ministro Tremonti furono accompagnate da servizi in cui la Svizzera da un lato era sempre e solo la copertura delle operazioni finanziarie più turpi, dall’altro era un piccolo paese che stava ormai capitolando. Morale della
Comments are closed.