di REDAZIONE
Il Giappone ha mobilitato un'intera pattuglia di sei caccia F-15 questa mattina dopo l'apparizione sui radar di un aereo cinese in volo sulle Senkaku/Diaoyu, isole nel controllo di Tokyo e fortemente rivendicate da Pechino. Una mossa forte - seguita da una protesta formale rispedita pero' al mittente - in risposta a quella che il ministero della Difesa nipponico definisce la prima intrusione da parte della Cina dello spazio aereo giapponese da quando e' iniziata la raccolta dei dati nel lontano 1958. Mossa che conferma anche come la tensione tra le due superpotenze economiche dell'Estremo Oriente resti sempre ad altissimo rischio. L'episodio, all'indomani del clamoroso successo del lancio del razzo/missile della Corea del Nord, e' avvenuto alle 11.06 (le 3.06 in Italia) a seguito dell'avvistamento di un velivolo dell'Amministrazione oceanica cinese nei pressi di Uotsuri, l' isola principale dell'arcipelago nel mar Cinese orientale.
I dettagli sulla missione dell'aere
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