di FRANCO POSSENTI
Un'eventuale Scozia indipendente, dopo il referendum del 18 settembre, dovrà passare l'esame di appartenenza all'Unione europea, ma Spagna e Belgio, paesi che hanno a che fare con forti movimenti indipendentisti, sarebbero pronti a porre il loro veto. Che si tratti di Spagna e Belgio non è un caso, considerato che si trattya di due paesi in cui il processo di secessione è in atto. In terra iberica sono catalani e baschi a rivendicare l'indipendenza del proprio territorio. In Belgio, sono i fiamminghi a volersi separare dai valloni.
A dire quanto sopra è stato Ruairi Quinn, ex ministro delle finanze della Repubblica d'Irlanda (dal 1994 al 1997) ed ex presidente del consiglio europeo degli affari economici e finanziari (1996), uno degli uomini che sta dietro all'introduzione dell'euro come moneta unica dell'area comunitaria. Quinn ha appunto detto che l'accettazione della Scozia nell'Ue potrebbe essere "difficile" e ha rilasciato il suo commento in un d
Singolare che l’itaglia non si sia espressa contro, mi vien da pensare che per loro il problema dell’indipendenza dei territori a nord della linea gotica, a suo tempo sottomessi, non venga neppure presa in considerazione.
Interessante. Mi ha fatto venire in mente che dalle secessioni a cui assisteranno i più giovani tra noi nel prossimo mezzo secolo potrebbe nascere l’Unione dei Popoli Liberi d’Europa
Li andiamo a cercare con il lanternino gli aspiranti aderenti all’unione europea (cani e porci) e ora mettiamo preventivamente il veto a una futura adesione della Scozia.Speriamo che questa europa scompaia per sempre.