di STEFANO MAGNI
L’eurozona è in crisi a causa dell’esplosione dei debiti sovrani, ma almeno appartenere all’Ue garantisce libertà di movimento. Ma per quanto ancora?
Senza far troppo rumore, una nuova tassa ecologica, che va a colpire le emissioni di gas serra, sta rovinando le compagnie aeree e provocando una vera guerra commerciale con la Cina e gli Usa. Dal primo gennaio di quest’anno, infatti, è in vigore, anche per le compagnie aeree, l’Emission Trading System (Ets), un sistema complesso che, all’atto pratico, si traduce in un nuovo balzello. L’Ets, che esiste dal 2005 e si estende a tutta l’Ue (più Liechtenstein, Norvegia e Islanda), finora si applicava alle industrie che emettono gas serra: fissa un limite massimo di emissioni, oltre al quale paghi; se inquini sotto il limite, puoi invece conservare “quote carbonio” rivendibili sul “mercato” ad altre aziende che inquinano di più. Già in termini di principio, l’Ets (un balzello introdotto da