di MARINO MARIN
Tutti delusi, nessuno escluso. Dopo Sarego, le diverse anime della Liga Veneta riprendono un cammino che, pare, percorreranno insieme ancora per poco. Sono delusi i bossiani, che avrebbero voluto Tosi fuori dal partito. Ma soprattutto è deluso il sindaco veronese. Incassato il “no” alla riunione del Parlamento padano di sabato scorso, ha addirittura minacciato di ritirarsi: tanto a lui, quanto agli altri “barbari sognanti” della combriccola veneta, non basta la gentile concessione di Bossi, quella per cui, differentemente da quanto disposto per Lombardia e Piemonte, in Veneto saranno tollerate liste civiche a sostegno dei candidati in corsa alle prossime amministrative. L’obiettivo è una lista nominale, qualcosa in più della vagheggiata e anonima “Verona per la continuità”. Una lista “Flavio Tosi” che, stando ai sondaggi, garantirebbe un esito felice già al primo turno della consultazione.
Certo, Bossi non vuole che il consenso di Tosi venga
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