di MATTEO CORSINI
Come noto, Donald Trump ha nuovamente ritirato gli Stati Uniti dagli accordi di Parigi per contrastare il cambiamento climatico. Ne è seguito il prevedibile allarme, soprattutto tra coloro per i quali la lotta al cambiamento climatico rappresenta una fonte (a volte l'unica) di reddito.
Ecco quindi l'altrettanto prevedibile auspicio che l'Europa vada avanti a testa bassa, nonostante emetta meno delle altre grandi aree del pianeta e stia già da tempo riducendo le emissioni.
Secondo Carlo Buontempo, direttore del "Copernicus climate change service" europeo, "l’Europa è all’avanguardia a livello internazionale sulla politica climatica, sia sul fronte della mitigazione che dell’adattamento. Da questo punto di vista, abbiamo scelto una strada distinta e quasi contrastante rispetto a quella americana e questa leadership va difesa. Al momento non abbiamo segnali di rallentamento della transizione ecologica, ma qui il problema, più che dalla nuova amministra