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Trump e la guerra (perpetua?) ai narcos: implicazioni e scenari futuri

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di FRANCO CAGLIANI Il presidente Donald Trump ha recentemente notificato al Congresso che gli Stati Uniti sono impegnati in un "conflitto armato non internazionale" (NIAC, dall'inglese Non-International Armed Conflict) contro "combattenti fuorilegge" legati ai cartelli della droga, in seguito a strikes militari nei Caraibi che hanno distrutto imbarcazioni e eliminato presunti trafficanti. Questa mossa, riportata dall'Associated Press e diversi altri media, è vista come un tentativo di fornire una giustificazione legale retroattiva per azioni letali in acque internazionali, mirate contro sospetti contrabbandieri venezuelani (1). In pratica, la Casa Bianca equipara i narco-trafficanti a entità belligeranti, trasformando la lotta alla droga (che si è sempre e solo dimostrata fallimentare, peraltro) da operazione di law enforcement a guerra vera e propria. Nel diritto internazionale umanitario (DIU), un NIAC è definito come un conflitto armato protratto e intenso tra uno
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