Trump, l’attacco alla siria e la costituzione calpestata

di RON PAUL La scorsa settimana, il presidente Trump ha celebrato il lancio di oltre 100 missili in Siria twettando "Missione compiuta!". Dicono che se non impari dalla storia sei condannato a ripeterla. Allora immagino che la stiamo ripetendo. Ci ricordiamo tutti che "Missione compiuta!" era lo striscione che venne utilizzato nell'occasione in cui il presidente Bush si compiacque, stando su una nave Statunitense, quando la guerra in Iraq fu vinta. Dopo la sua "vittoria", comunque, 4000 soldati furono uccisi, forse circa 1 milione di iracheni furono uccisi e le infrastrutture e le fabbriche erano così danneggiate che probabilmente non poterono più essere riparate. In effetti, c'è molto che riguarda l'attacco attuale in Siria che ci ricorda l'Iraq. Con l'Iraq, gli Stati Uniti iniziarono a bombardare prima che gli ispettori nazionali completassero la loro missione per verificare se Saddam Hussein avesse o meno armi di distruzione di massa. Se avessero potuto completare la lo